La sostenibilità rappresenta un elemento di differenziazione, sempre più importante, nella costruzione di nuove proposte. Il food è uno strumento privilegiato nella conoscenza della cultura locale. Racchiude e veicola tutti quei valori che il turista cerca: rispetto della cultura e delle sue tradizioni, autenticità, sostenibilità, benessere ed esperienze da poter condividere.
Il concetto di sostenibilità investe diversi ambiti e azioni, elencati dall'SDGs (Sustainable Development Goals) dell'Onu, meglio noti come "Agenda 2030", che riguardano lo sviluppo economico e sociale, la crescita economica inclusiva e sostenibile, i cambiamenti climatici, la tutela dell'ambiente, i modelli di produzione e consumo e molto altro. Quando si parla di sostenibilità ambientale si pensa, in prima battuta, al cambiamento climatico, all’inquinamento e alle emissioni di inquinanti da limitare, potenziando l'utilizzo delle energie da fonti rinnovabili. Si pensa alla tutela delle risorse ambientali e autoctone, limitandone lo sfruttamento intensivo e promuovendo l'incremento di quelle tradizionali e slow. Chi ha una piscina, stabilimenti termali e vasti appezzamenti antropizzati deve fare i conti con una risorsa esauribile che non va sprecata: l'acqua.
Il turismo riveste un importante ruolo per provare a garantire un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Molte destinazioni soprattutto del Nord Europa, sulla scia dell'effetto Greta Thunberg, hanno fatto una scelta precisa, intrapreso percorsi e azioni concrete a sostegno del turismo sostenibile. Dalla difesa della biodiversità (di cui l’Italia è ricchissima) alla mobilità elettrica. Un trend presente già nel 2019, che esce molto rafforzato nonostante questo anno e mezzo di crisi dovuta alla pandemia. La domanda è di nuovi modelli e occorre ripensare e reinterpretare alcuni vecchi schemi che oggi non funzionano più. Secondo l'ultima edizione del WTM di Londra, i primi 20 Paesi al mondo leader tra le mete sostenibili, secondo il Sustainable Travel Index presentato da Euromonitor sono la Svezia, in cima alla lista, seguita dalla Finlandia e dall’Austria. L'Italia è in 34/esima posizione.
Un settore turistico equilibrato e resiliente è quello che si slega dalla massa e che trova il giusto equilibrio tra popolazione residente e visitatori. Il turismo deve poter garantire crescita economica di una comunità locale, sostenendola. Negli ultimi decenni il turismo è entrato a far parte, a pieno titolo, dell'economia territoriale, perché in grado di creare occupazione e portare innovazione (in alcune aree ha portato la digitalizzazione che in alcuni ambiti era impensabile fino a pochi anni fa). Per non parlare della variante sociale del concetto di sostenibilità applicato al turismo e che investe la qualità della vita e del benessere dei residenti. Campagne spopolate tornano ad animarsi grazie a chi ha deciso d'investire nelle risorse ambientali e produttive tipiche del territorio, creando nuovi circuiti e nuove esperienze da offrire ai turisti.
La visione green del turismo è ad ampio raggio e investe anche il rifornimento di bevande e cibi, la comunicazione, fino alle esperienze turistiche dirette dei visitatori. La sostenibilità riguarda sia i mezzi di trasporto, l'efficienza energetica, ma anche le singole sistemazioni per i turisti, alloggi ecosostenibili grazie a scelte consapevoli di proprietari e amministrazioni locali. Le esperienze turistiche autentiche diventano elemento essenziale per la difesa della biodiversità, per il turismo rurale ed enogastronomico di domani. Le culture e le tradizioni locali, nel rispetto dell'ambiente e dei sistemi di vita, dei territori e del saper fare tradizionale dei residenti, continuano ad essere gli elementi chiave.